NELL’OCCASIONE CONSEGNATO UN PREMIO AL MISTER ATTILIO TESSER, ‘SEMINATORE’ DI TALENTI
Un quadro realistico delle potenzialità della filiera agricola nell’agro fiumicellese è stato tracciato ieri sera all’azienda San Egidio, ad Aquileia (UD), nel corso del convegno che aveva per titolo ‘Non di solo mais vive… il territorio’, organizzato dalla Banca di Credito Cooperativo di Fiumicello e Aiello, in collaborazione con le Associazioni ARGA FVG (Regionale della Stampa Agricola, Agroalimentare, dell’Ambiente e Territorio, e La Riviera Friulana. L’evento era patrocinato dal Club UNESCO Udine, e ha richiamato numerosi operatori e amministratori dell’area. Ha inoltre permesso agli operatori del luogo di recepire indicazioni utili per lo sviluppo del settore primario, e dell’economia locale. Il convegno è stato aperto dal saluto del Presidente della BCC di Fiumicello e Aiello, Tiziano Portelli, il quale ha ricordato che si trattava di uno dei momenti informativi che la Banca rivolge al territorio, e dei sindaci di Aquileia, Alviano Scaret, e di Fiumicello, Ennio Scridel, soffermatisi entrambi sulle potenzialità dell’area.
Mentre il Vicepresidente della Provincia di Udine, Franco Mattiussi, ha affermato che lo sviluppo della zona passa anche attraverso la valorizzazione del turismo lento, consapevole, attento alle peculiarità e alle specificità. In tale ambito, le produzioni agricole di nicchia, e specializzate, rappresentano, assieme alle ricchezze del territorio, il valore aggiunto dell’offerta locale. In un territorio che si presta, per esempio, al cicloturismo. Un settore del turismo in parte trascurato, ma che nella nostra regione si sta consolidand: la scorsa estate oltre 250 mila cicloturisti hanno solcato i percorsi del tarvisiano tra l’Italia e l’Austria. Ecco, dunque, che in tali condizioni trovano spazio le aziende agricole multifunzionali. Quelle che ricavano i prodotti dal proprio terreno e li propongono nell’agriturismo, o affiancano attività territoriali complementari a quelle tipicamente rurali. Di tutto questo ha parlato Stefania Troiano, dell’Università di Udine. Ricercatrice di Economia ed Estimo Rurale, dati e statistiche alla mano, ha messo a confronto il rendimento attuale delle principali colture con l’andamento del comparto. Illustrando poi luci e ombre delle potenzialità e delle prospettive per il consolidamento dell’economia agraria e la tenuta dell’agricoltura. Un settore, l’agricoltura, al quale è riconosciuto il ruolo di tutela dell’ambiente, del territorio e del paesaggio. Quali sono le vie d’uscita per gli eredi di una civiltà contadina che nell’aquileiese vanta una storia plurimillenaria, risalente agli albori dell’impero romano? Si va dalla vendita diretta dei prodotti rurali, alle produzioni a km zero, all’agricoltura biologica, ai mercati contadini, ai ‘farmer market’, all’attenzione verso i gruppi di acquisto, alla creazione di aziende multifunzionali, che in Italia sono già poco meno di 100 mila. Una strategia che le aziende del territorio possono adottare fin d’ora per assicurarsi nuove prospettive si può configurare con l’attivazione di reti e di filiere di settore, e specialistiche. Che, però, come per esempio nel mondo del vino, non possono prescindere dalla necessità di valorizzare le varietà remunerative e richieste dai consumatori e dai degustatori. Varietà che però devono essere radicate sul territorio. E’ quanto ha affermato il Presidente regionale di Assoenologi, Rodolfo Rizzi, il quale ha ricordato che tra le 38 produzioni viticole del Friuli Venezia Giulia, ai primi posti per quantità vi sono il Pinot Grigio, il Prosecco, il Merlot, lo Chardonnay. E che rispetto alla viticoltura di collina, è quella di pianura a essere oggi maggiormente remunerativa: essa consente di praticare la meccanizzazione nella vigna, di eseguire cambiamenti colturali con minori difficoltà. Ma, per raggiungere migliori risultati sui mercati, è indispensabile anche comunicare le proprie potenzialità alla clientela. Al termine del convegno, che è stato moderato dal Presidente regionale della Stampa Agricola, Carlo Morandini, è stato consegnato il Premio ‘Identità Rurale dell’Agro aquileiese’ al Mister Attilio Tesser, già giocatore e allenatore dell’Udinese. Introdotto da Daniele Damele, Presidente di Euretika, Tesser ha citato le affinità tra il mondo agricolo e quello sportivo: tra esse il gioco di squadra, la necessità della formazione costante, e dell’aggiornamento sulle prospettive, le tecniche e le sfide nei confronti di sempre nuovi avversari e obiettivi.