Personalizza il consenso delle preferenze

La legge afferma che possiamo memorizzare i cookie sul suo dispositivo se sono strettamente necessari per il funzionamento di questo sito.
Per tutti gli altri tipi di cookie abbiamo bisogno del suo permesso.
Questo sito utilizza diversi tipi di cookie. Alcuni cookie sono collocate da servizi di terzi che compaiono sulle nostre pagine.
In qualsiasi momento è possibile modificare o revocare il proprio consenso dalla Dichiarazione dei cookie sul nostro sito Web.
Scopra di più su chi siamo, come può contattarci e come trattiamo i dati personali nella nostra Informativa sulla privacy.
Specifica l’ID del tuo consenso e la data di quando ci hai contattati per quanto riguarda il tuo consenso.

Sempre Attivi

Piccoli file di testo necessari affinché il server del sito web che li ha installati possa ottenere informazioni sulla specifica attività che l'utente compie su quelle pagine web

Nessun cookie da far vedere

Cookie per la memorizzazione delle preferenze

Nessun cookie da far vedere

Cookie per la memorizzazione delle preferenze

Nessun cookie da far vedere

Raccolgono e analizzano le informazioni sull'uso del sito da parte dei visitatori

Nessun cookie da far vedere

I cookie di marketing vengono utilizzati per tracciare i visitatori sui siti web. La finalità è quella di presentare annunci pubblicitari che siano rilevanti e coinvolgenti per il singolo utente e quindi di maggior valore per editori e inserzionisti di terze parti.

Nessun cookie da far vedere

  • Dom. Apr 13th, 2025

Il ‘lockdown’ non frena i progetti all’aviosuperficie ‘Lualdi’ a Rivoli di Osoppo (Ud)

Velivoli d’oltralpe e alianti a elettrici pronti ad animare il piccolo aeroporto friulano

Zona relax dell’Aviosuperficie Avro di Rivoli

La cultura del volo al centro dell’attività della Fondazione ‘Lualdi’

È tutto pronto in attesa che la situazione rientri nella normalità e si allentino le restrizioni dell’emergenza sanitaria anche all’Aviosuperficie ‘Lualdi’ di Rivoli di Osoppo (Ud). La prima pista in asfalto di 500 m, accanto a quella originaria su fondo erboso, che gli appassionati del volo incontrano in Italia dopo avere superato le Alpi e provenendo dal centro e nord Europa. Al momento sono consentiti soltanto i voli necessari per la manutenzione dei velivoli, ma quando il Friuli Venezia Giulia ritornerà nella zona arancione, poi in quella gialla e ai piloti sarà possibile effettuare gli spostamenti necessari, il piccolo aeroporto friulano ricomincerà a essere uno dei punti di riferimento per la valorizzazione della cultura del volo. Che è l’obiettivo per il quale è stato potenziato per volontà di Gabriele Lualdi, presidente della Fondazione ‘Lualdi’, il sodalizio al quale è deputata la gestione della struttura e che egli ha istituito di concerto con la sorella Carla per ricordare il padre, Gabriele Lualdi, pioniere del volo, imprenditore e inventore tra l’altro del primo elicottero italiano.La disponibilità dei nuovi hangar per il ricovero dei velivoli, la sinergia con la scuola di volo a vela ‘Fly & Joy’, di Premariacco(Ud), la possibilità di fare rifornimento di carburante nel distributore situato accanto alla clubhouse, pure ampliata e adeguata allo sviluppo dell’aviosuperficie, sono alcuni degli elementi che ne fanno una tappa ineludibile per gli aviatori che amano ammirare dall’alto le bellezze paesaggistiche del Friuli Venezia Giulia e del nordest. Ma anche per i sempre più numerosi appassionati del volo che arrivando dall’estero scendono a Rivoli di Osoppo per poi spostarsi con altri mezzi lungo la penisola italiana, per diporto, ma anche per lavoro. All’aviosuperficie ‘Lualdi’ fanno ormai base stabilmente anche velivoli austriaci e i primi esemplari di aliante elettrico. Un velivolo innovativo che essendo dotato di un motore elettrico alimentato a celle solari, può decollare e librarsi in volo autonomamente senza la necessità di essere trainato in volo da un velivolo a motore. Per poi spostasi sui cieli della regione sfruttando le correnti ascensionali e le termiche che soprattutto nella zona alpina e pedemontana, ma anche sulle coste della Riviera friulana non mancano, per la gioia dei volovelisti. Si tratta di un’opportunità importante per sviluppare la cultura del volo, perché rende più sostenibile la pratica del volo a vela, e permettendo di abbattere i costi rende autonomi i volovelisti, che sono così in grado di non dover attendere il traino di un velivolo a motore per effettuare il decollo.

L’ufficio stampa

Ida Donati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *