L’AMMINISTRAZIONE DELLA CITTA’ DELLA PESCA FA PARTE DELL’ASSOCIAZIONE
LA LOCALITA’ FRIULANA DI PARLATA VENETA SI PRESTA CON IL SUO HABITAT INTATTO A UN TURISMO ‘SLOW’ E DI QUALITA’
Il Comune di Marano Lagunare ha aderito all’Associazione Culturale no profit La Riviera Friulana. La ‘chicca’ architettonica che è la città della pesca friulana, di parlata veneta, fa ora parte della rete rivierasca. “Crediamo infatti fermamente – spiega il sindaco, Mario Cepile – che la nostra realtà rappresenti un valore aggiunto nel panorama del turismo del Friuli Venezia Giulia”. Accanto alla risorsa rappresentata dall’attività ittica, nella cittadina di origini romane, che risente molto dell’influenza della cultura veneziana, anche se la storia suggerisce che probabilmente furono profughi gradesi e maranesi a fondare la città dei Dogi, si sta infatti sviluppando il turismo. Nella cittadina friulana, un tempo circondata da alte mura di difesa, sono sempre più numerosi i turisti che arrivano per percorrerne le antiche calli, raggiungere piazza Mario, spingersi fino all’Oasi naturalistica dello Stella. Oppure si muovono tra le valli da pesca, o intraprendono escursioni in Laguna per apprezzare lo splendido ambiente naturale. O vi arrivano per assaggiare le prelibatezze della cucina di pesce. Tra le quali il piatto tipico: il ‘bisato in speo’, l’anguilla allo spiedo cotta per ore al calor della brace. Esso, un tempo era la pietanza delle giornate di festa ed era privilegio dei ‘casoneri’, i pescatori che trascorrevano settimane lontano da casa, nei casoni della laguna. Uno dei riferimenti per la visita alla città è la ‘Pescaria vecia’ (pescheria vecchia), sempre più frequente sede di eventi culturali e di intrattenimento. Molto pubblico richiamano pure gli eventi tradizionali di Marano Lagunare, che sono correlati da processioni in laguna o feste popolari. Come la ricorrenza del Patrono della città, San Vio (San Vito), o la ‘Triennale’, la festa della Madonna Assunta di Ferragosto, che si rinnova ogni tre anni.