A DISPOSIZIONE DEI POCHI RIMASTI LAVORI UTILI NON PROFESSIONALI
“Non risponde affatto al vero che i 27 profughi tunisini, che sulla base della legge Maroni erano stati affidati al Villaggio Turistico GETUR, da essi raggiunto su un pullman accompagnati dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri sabato mattina alle ore 5,20, siano stati abbandonati a se stessi”. Lo evidenzia il Direttore generale di GETUR, Enrico Cottignoli. “Ero presente con il mio personale e le Forze dell’Ordine. In un clima estremamente sereno, i giovani sono scesi dal mezzo che li aveva trasportati fino a Lignano. Li abbiamo accompagnati in uno dei nostri ristoranti dove hanno consumato una ricca colazione. Si sono riposati alcune ore nelle stanze loro assegnate. Poi la gran parte di essi, come la legge consentiva loro di fare, se ne sono andati, non solo spontaneamente, ma credo eliberatamente da GETUR. Per intraprendere la strada della Francia”. “Ci tengo a precisare inoltre – aggiunge il Direttore Cottignoli – che non abbiamo speso un euro per loro, salvo offrirgli la colazione e i letti dove si sono coricati per poche ore,a carico della GETUR. Anzi, la gran parte di loro hanno speso danaro che avevano a disposizione in un vicino supermercato”. “Va altresì precisato – soggiunge Cottignoli – che alla GETUR, i profughi rimasti i quali hanno espresso il desiderio di trattenersi da noi, essendosi trovati subito a loro agio, così come apprezzando la nostra città balneare, sono a disposizione, e saremo ben lieti di accontentarli in questo senso, posti di lavapiatti, netturbini, addetti allo sfalcio dell’erba e alla cura delle piante. Si tratta comunque di mestieri non professionali rispetto ai quali abbiamo da tempo difficoltà a reperire personale locale. Tanto che fruiamo di giovani provenienti dalla nuova Europa”.
L’Ufficio Stampa