ALL’HOTEL RISTORANTE ENOTECA LA PIGNA L’ESPERIENZA DECENNALE PER IL TURISMO DAL PALATO ESIGENTE
L’offerta della tipicità si sposa con i piatti freschi e innovativi all’Hotel Ristorante Enoteca La Pigna, di Lignano Pineta. Da tempo, riferimento per quasi tutto l’anno per gourmet, appassionati del gusto, turisti alla ricerca di un’accoglienza competente e attenta. Assieme alla parte ricettiva, che dispone di una ventina di camere, la famiglia Bonato, che l’ha ideata e la gestisce, vi ha trasferito l’esperienza maturata dal 1966 dal papà Rino nella distribuzione di bevande e dei vini di pregio. Infatti, chi si sofferma per una breve pausa nell’enoteca, o sceglie di pranzare nell’area prospicente la via di accesso principale verso Pineta (lungo la quale si trova La Pigna), così come coloro che prediligono invece il ristorante all’interno, ha la possibilità di scegliere tra i migliori vini del vigneto Friuli Venezia Giulia, e non solo. Suggeriti direttamente da Fabrizio e da Stefano Bonato. Dalle carature più elevate della nostra terra, agli ambrati, ai vini più robusti della Toscana o del Piemonte, ai francesi. A tavola non manca la scelta dei prodotti tipici. Come la proposta di un importante carrello di formaggi, tutti friulani o della Carnia, che spaziano dal Montasio stagionato selezionato, ai formaggi di Malghe diverse, per una degustazione appagante dei sapori della nostra montagna. Ma, se nel menù non difettano il baccalà mantecato, o le seppioline in umido, pietanza tipica del latisanese, gustose anche sotto il solleone, il rombo in boreto, della cucina gradese, il fegato alla veneziana, o il filetto di maiale al miele, il cuoco, Luca Basso, si produce pure in piatti che sanno coniugare la scelta di materie prime di pregio con le attese dei degustatori. Così come dei turisti stranieri, che hanno ormai privilegiato il locale quale icona di una cucina schietta e attenta al palato esigente.
Lo apprezzano, anche per il menù che si rinnova ogni due settimane. In questi giorni, la delicata passatina di finocchio e le code di gambero si contrappone al gustoso sgombro alla piastra deliscato, con salsa di prezzemolo e aglio, preparato secondo la consuetudine triestina. Degna di nota anche la passatina di zucchine con scampi e bottarga di tonno, dal sapore di mare. Che Stefano propone come Piatto per l’estate della Riviera Friulana, la sfida incruenta che l’Associazione Culturale no profit La Riviera Friulana lancia tra i ristoratori rivieraschi sotto l’egida dell’Unione Cuochi FVG, guidata da Germano Pontoni. Un altro piatto che troviamo interessante è la Zuppetta di patate e cozze saltate con rosmarino. Il vino per la Passatina di zucchine? Stefano suggerisce una Ribolla Gialla, fresca, fatta in acciaio. Ma non stonerebbe, aggiunge, e condividiamo anche questa opzione, una Malvasia rivierasca, bella sapida.
Non mancano le carni nei menù de La Pigna, che d’estate hanno nella clientela tedesca e austriaca i più convinti seguaci: ecco il filettino cotto come il Tatachi, appena scottato e raffreddato con il ghiaccio, presentato come la tagliata, e con la salsa alla senape; il petto d’anatra; l’insalata di pollo fresca con papaveri. Pietanze che rappresentano gli elementi adatti per un menù sfizioso. Adatti a soddisfare l’appetito, anche in una stagione dal clima imprevedibile.
Carlo Morandini
Un altro dei locali di riferimento di Lignano Sabbiadoro (UD) che ha aderito fin dall’inizio all’idea rivierasca è l’Hotel Ristorante Enoteca La Pigna. Gestito dai fratelli Fabrizio e Stefano Bonato, rappresenta da ormai quasi vent’anni un caposaldo dell’accoglienza della città adriatica. Lignano conta ancor oggi su due locali che, nati come enoteche, sono passati alla ristorazione. Sviluppando con successo la loro attività non solo stagionale, hanno in seguito amplificato il ruolo originario di ritrovo temporaneo per gli aperitivi, con i prodotti e i vini tipici locali, che avevano interpretato svolgendo inizialmente il ruolo aggregante dell’osteria. E tuttora non trascurano la mission aziendale iniziale. A Lignano Pineta questo ruolo è stato ed è svolto egregiamente da La Pigna, ristorante che si incontra proprio lungo la direttrice che dall’accesso della città porta verso il cosiddetto ‘treno’. Cioè il nucleo centrale di Pineta. La famiglia Bonato opera nel settore della distribuzione del vino e delle bevande all’intera città dal 1966. Quando papà Rino avviò la propria attività. Per acquistare nel 1995 il locale, che all’epoca era una semplice osteria. La prima ristrutturazione ha trasformato l’osteria in enoteca, con la possibilità di veloci spuntini. Poi, passo dopo passo, ecco il ristorante. Nel quale trovano spazio per la degustazione anche i piccoli produttori. Come spiega Fabrizio Bonato –”Si va dai moderni ‘orange wine’, vini ambrati, non filtrati, sia da abbinare al menù del ristorante, che da assaggiare in enoteca, a quelli più tradizionali, ma sempre ricercati”. “E – ci tiene a precisare – il nostro è forse l’unico locale che cambia circa il 70 per cento del menù ogni quindici giorni, perché crediamo che chi si reca al ristorante desideri assaggiare anche cose diverse”. Questo è il periodo degli asparagi. Ed ecco le capesante con le variazioni di asparagi. O le code di scampi con asparagi. “Crediamo molto nella stagionalità – prosegue – e cerchiamo di avere un occhio di riguardo per gli antipasti e i primi, perché oramai la clientela ha modificato le proprie abitudini, e a tavola fuori casa si orienta in questo modo”. La clientela de La Pigna è varia, e va dai gourmet ai semplici cittadini del posto, ai turisti stanziali o di passaggio, italiani, austriaci, tedeschi (ecc.), a quanti si spostano sul territorio per lavoro. Ed è verso la fine della stagione che Fabrizio e Stefano Bonato organizzano da alcuni anni una degustazione a tema enologico. Per esempio sui vini naturali, sugli Champagne, o inventandosi una sfida tra il Nebbiolo e il Sangiovese. La cucina de La Pigna è curata dallo chef friulano Luca Basso, che è molto attento alla stagionalità della materia prima e dei piatti, così come alla tipicità dei prodotti e delle ricette, rivisitate secondo il gusto più attuale. Non mancano quindi i boreti, le seppioline in umido, il baccalà. La Pigna apre da fine febbraio a novembre, e, nella bassa stagione, chiude il lunedì.
Carlo Morandini