• Sab. Nov 23rd, 2024

Convegno finale progetto comunitario “AletrVis”

foto 1Convegno Finale del Progetto Interreg. IV Italia-Austria – FVG ‘ALTERVIS’.

Si è trattato della presentazione di uno studio sulle potenziali strade da percorrere, per creare una regione autonoma nel campo delle energia.

Il progetto si chiama ‘ALTERVIS’ e ha disposto di un finanziamento per una ricerca attuata congiuntamente con l’ Austria, e articolato in 3 fasi : la pianificazione su come ricavare energia da legno, zootecnia, acqua, vento, sole; la fattibilità in relazione alla morfologia del territorio e alle caratteristiche metereologiche;
la realizzazione di impianti pilota.

foto 3Lo scopo del progetto che si avvale della iniziativa comunitaria è quello di rendere autonome dal punto di vista energetico le zone della montagna della Regione FVG e del Land della Carinzia.

Il risultato finale e’ stato presentato oggi nella sede della Comunità Montana delle Carnia. Perché ha coinvolto quattro Comunità montane del Friuli Venezia Giulia e sette Comuni della Valle del Gail, in Carinzia.

L’inizio è avvenuto alle ore 9.30 , con l’introduzione dell’assessore regionale Sara Vito. Che ha parlato della prossima presentazione del nuovo Piano energetico regionale, adeguato alle esigenze do una società e di un’economia che cambia. Darà spazio alla ricerca soprattutto sulle nuove tecnologie, sulle tecniche e sulla fruizione in rete delle risorse energetiche.

Quindi, Rino Gubiani, Docente all’ Università di Udine, ha illustrato le zone dove sarebbe possibile,e più vantaggioso, installare le centrali eoliche come pure mini centrali idroelettriche sfruttando le canalizzazioni degli acquedotti esistenti in quota.

Gubiani si è anche soffermato sull’opportunità di realizzare centrali a biomasse, per recuperare gli scarti nel settore agricolo, vitivinicolo, ovicolo. Questo anche per agevolare le aziende zootecniche che risentono molto della crisi in questo periodo. Come fare ciò?

Formando cooperative (!) che possano gestire impianti a biomasse di grandi dimensioni, nei quali far confluire questi scarti reflui per produrre energia. Quindi grandi investimenti che necessitano di enormi finanziamenti pubblici.

Ha poi preso la parola l’ingegner Cristoph Markus Aste, austriaco , che si è presente iniziando la sua relazione con l ‘aiuto delle slide . Relazione che ha prospettato l’esito della ricerca eseguita. Dalla quale sono emerse queste prospettive vantaggiose :

1. Posizionamento delle pale eoliche su Passo Pramollo;
2.Installazione pannelli fotovoltaici su tutti le strutture pubbliche;
3. Incentivazione del fotovoltaico sulle strutture turistiche ;
4 . Promozione dello studio effettuato, al fine di educare i cittadini, anche attraverso con la realizzazione di un libretto che venga distribuito in tutte le scuole austriache ai futuri cittadini. Libretto che si incentrerà su come si deve, e si può risparmiare energia. Recante le spiegazioni di esperimenti per i ragazzi;
5. Incentivazione dell’uso di auto elettriche (ed è sttao esplicito sull’evoluzione di questo settore nella repubblica austriaca: la sua collega è arrivata a Tolmezzo dall’Austria con un’auto elettrica);

Numeri alla mano, ha anticipato quanto, in termini di euro, la regione Carinzia potrà risparmiare e avere seguendo tali strategie, per poter disporre di un maggiore potere di acquisto in altri settori.

Herr Aste, uomo molto sintetico e acuto, ha infine ringraziato i presenti per l’attenzione, lanciando una battuta sulla risposta che gli è stata fornita a quesiti posti su tematiche inerenti il progetto dal Ministero italiano competente. Ha infatti dichiarato che tale risposta “é stata davvero tempestiva!

Probabilmente, i nostri amici austriaci transfrontalieri possiedono un senso di responsabilità che noi italiani ce lo sognamo: quando devono fare delle opere pubbliche che determineranno la qualità della vita delle future generazioni non si fanno influenzare da nessuno.

Complimenti a Herr Aste!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *