ALL’INTERNO DI MARINA SANT’ANDREA UN’OASI DI BUON GUSTO, E BON TON, NEL VERDE DELLE RIVE DEL FIUME CORNO
Immaginate di percorrere una strada di pianura, lunga diversi chilometri, costellata di stabilimenti industriali. E di imbattervi lungo tale arteria in un’oasi di verde e di placida nauticità. Oasi, che non può prescindere dall’acqua, né trascurare le dolcezze del palato. Quest’oasi esiste realmente, ed è Marina Sant’Andrea. Nata esattamente dieci anni fa per supportare una struttura diportistica creata dall’altra parte del Golfo di Trieste, dove per ragioni di spazio sarebbe impensabile realizzare un centro di assistenza per le imbarcazioni di grosse dimensioni, e consolidatasi autonomamente per il pregio dell’ambiente e la qualità dei servizi prestati. Accanto al morbido scorrere delle acque dolci del fiume Corno, sorge il ristorante del Marina, che è ora gestito da Marì D’Auria. Una ristoratrice che ha intrapreso da non molti anni questo impegno imprenditoriale, e che vanta esperienze personali interessanti, certamente formative e utili all’attuale professione, ma nel contempo singolari. Per alcuni anni ha per esempio fatto il pescatore, forse sarebbe meglio dire la pescatrice, nella vicina Marano Lagunare (UD). Una delle poche donne a essere stata ammessa a bordo di un peschereccio della flotta locale. Poi ha gestito locali a Udine e a Lignano Sabbiadoro (UD). Di origini campane, si può considerare oramai friulana, anche se il frutto di questa sua contaminazione si assapora nei piatti, gustosi, spesso caratterizzati da una marcia in più, dettata dalla sua creatività. Creatività, che condivide con uno staff tutto al femminile. Per diversi anni ha gestito lo snack bar del Marina, situato sopra gli uffici della direzione portuale.
Poi, il Direttore, Fortunato Moratto, assieme alla proprietà, l’ha convinta a intraprendere questa nuova esperienza. Che Marì (Maria in napoletano) sta interpretando con grande passione. Da quindici anni nel mondo della ristorazione, ama creare un piatto per l’estate che caratterizzi il suo menù, diverso di anno in anno. Tenendo conto del fatto non è sempre possibile disporre del pesce che si vorrebbe utilizzare. Pesce che arriva direttamente da Marano. Marì, ha trascorso parte della sua gioventù a La Spezia, in Liguria. E nei piatti che escono dalla sua cucina, e che crea assieme alla giovanissima cuoca, Elisa, traspare l’influenza della cucina mediterranea, ma anche di quella ligure, più sincera e lineare, e d’alto mare. Si sente, nella proposta allo snack bar per una sosta veloce, dov’è possibile mangiare senza formalità, appena sbarcati da una lunga crociera, come da un’uscita nella vicinissima laguna. Oppure appena usciti dall’adiacente piscina, che completa il paesaggio circostante, addolcito dalle rive e dal corso del fiume. Così come si può gustare più comodamente all’interno del ristorante, dove una sala calda, elegante, accogliente, concilia la degustazione di piatti e vini di pregio. La passione per il mondo del gusto? Probabilmente l’ha ereditata dal padre, che era un industriale del gelato. E, sempre dal padre, ha acquisito l’amore per l’Oriente. In particolare per l’India, dove suo papà aveva vissuto a lungo. Sempre suo padre le ha trasmesso i valori della cucina casalinga tradizionale. Che lei propone con i sapori rivieraschi. Per esempio nella preparazione delle seppie, delle moleche, del ‘passerin’, dei canestrelli, delle
capelunghe. Prodotti autentici delle nostre acque, che sono il frutto della cucina di mare che troverete da Ma.Rì. Come sarà facile individuarvi elementi della cucina ligure, quali le troffie. Proprio dall’insieme di esperienze culinarie nascono i piatti accattivanti del locale. Per esempio i Paccheri con zucchine, menta e peverasse. O le seppioline nostrane Ma.Rì., con la ‘blave di Mortean’ (mais di Mortegliano DOP). O le tagliatelle di seppia, peverasse, carusi, pomodoro e basilico: è il ragù di mare. O i piatti più semplici, ma non meno gustosi: salicornia (erba di laguna), carote e gamberi; o la piovra con le patate; o i gamberi con i pomodori pachino. Tutti accompagnati dai prodotti enologici di pregio del vigneto regionale e non solo. Come occorre a un Marina che anche quest’anno si fregia della Bandiera Blu, nel ristorante si trova risposta a tutte le esigenze di chi va per mare, dal pasto veloce, per rifocillarsi dopo una bella traversata o una crociera, alla degustazione rivolta, in particolare, anche agli ospiti esterni al marina. In un locale dove, come ci tiene a precisare Marì, che proprio perché è in funzione del mondo nautico, si può mangiare sempre qualcosa, a qualsiasi ora ci si arrivi: dalle 9 in poi, d’inverno, con chiusura il lunedì e la domenica sera. Dalle 8, d’estate, …a quando serve.
Carlo Morandini