VINITALY: ANTEPRIME DI NICCHIA E DI ALTO LIVELLO DI CASTELLO DI BUTTRIO (UDINE)
Anteprima a Verona per due nuovi grandi vini della collina friulana Si apre domani, alle ore 10,30, il 44.Vinitaly, a Verona Fiere. Che fino a lunedì 12 aprile richiamerà l’attenzione dell’enologia mondiale. A voler sostenere il ruolo della filiera enoica nell’economia e nella comunicazione dello scrigno dei sapori e delle attrattive peculiari del territorio italiano, quest’anno non solo il Ministro per le Politiche Agricole e Forestali, Luca Zaia, ora anche Presidente della Regione Veneto, ma anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sarà tra gli ospiti d’onore dell’evento. Evento che propone 4.200 espositori dall’Europa, l’America, l’Oceania e l’Africa. Su una superficie di oltre 92 mila metri quadrati, e 121 padiglioni occupati, oltre all’intero Palaexpo. Lo scorso anno i visitatori del Vinitaly furono 150 mila. I giornalisti accreditati 2400, di 50 Paesi. E’ a questo importante bacino di conoscenza e comunicazione che puntano le aziende, grandi, medie e piccole. Per far conoscere le loro produzioni di punta.
L’AZIENDA DELLA COLLINA FRIULANA
Così Castello di Buttrio (DOC Colli Orientali del Friuli), situata sul colle dell’omonima località, che è Città del vino, a una decina di chilometri da Udine. Castello di Buttrio, quest’anno, accanto alla produzione ormai nota, pur trattandosi di una realtà relativamente giovane essendo stata rilevata solo una decina d’anni fa dalla famiglia di Marco Felluga, propone due nuovi prodotti di nicchia. Che non moltissimi fortunati potranno poi degustare. Infatti, accanto al Pignolo, da un vitigno autoctono a bacca rossa recentemente riscoperto, allo Chardonnay, prodotto elegante ideale per i piatti a base di pesce, e il Friulano, da uve di Tocai Friulano, ecco spuntare nella proposta di Alessandra Felluga un vino dolce da meditazione, e un rosso riserva.
LE NOVITA’ DI CASTELLO DI BUTTRIO AL VINITALY:
Mille e una botte Se è vero che ‘la botte piccola dà buon vino’, “Mille e una botte” promette davvero sensazioni particolari. Si può forse già considerare un vino a meditazione. La sua composizione, al 70 per cento da uve di Verduzzo friulano da viti di trent’anni, e uve da altri vitigni locali, messe ad appassire sui graticci in un locale sulla sommità del colle di Buttrio dove si trova il Castello, dopo essere state raccolte a mano, l’affinamento per dodici mesi a contatto con i lieviti di fermentazione, e l’ulteriore affinamento per arrivare alla commercializzazione a 20/24 mesi dalla vendemmia, ne fanno un prodotto d’effetto. Che potrà però accontentare, come anticipa Alessandra Felluga, la titolare dell’azienda Castello di Buttrio, soltanto 1000 acquirenti. Una curiosità che si sposa con la quantità di nicchia e l’alta qualità di “Mille e una botte”: il vigneto dal quale si raccolgono queste uve di Verduzzo Friulano si chiama “La Goccia”. Uve Carate-Merlot Riserva L’altra novità di Castello di Buttrio per il 44.Vinitaly è ”Uve Carate-Merlot Riserva”. Si tratta di un Merlot in purezza che viene realizzato da tali uve provenienti dal vigneto del Castello chiamato ‘I Ronchi’. La produzione a ceppo è ancor più selezionata rispetto al Verduzzo Friulano di “Mille e una botte”: un solo chilogrammo d’uva, anzichè due. Raccolta a mano, inoculata con lieviti selezionati dopo la pigiatura, al termine della fermentazione alcolica l’uva, divenuta mosto, viene travasata in barrique di rovere francese. Dove viene affinata per venti mesi a contatto con i lieviti. La durata di tale procedura varia a seconda dell’evoluzione del vino. Che viene accudito con metodi naturali, atti a preservarne gli aromi tipici assicurati dalle uve di Merlot. La commercializzazione avviene a 30/32 mesi dalla vendemmia. Ecco dunque esplicati, sia pure in sintesi, i motivi che suggeriscono la degustazione di questi due grandi vini friulani. Che Alessandra Felluga presenterà nello Stand 5B del PADIGLIONE 6 del Vinitaly.
L’Ufficio Stampa