PRESENTATO ASSIEME AI VINI DELLE TRE DOC RIVIERASCHE NELLO STAND DEL FVG
Ha conquistato anche al ‘Vinitaly’ il palato di gourmet, degustatori, enologi, buyer, appassionati dei sapori del territorio il ‘Bisato in speo’. L’anguilla allo spiedo, preparata con il procedimento tramandato di generazione in generazione dai pescatori della Laguna di Marano (UD), cotta al calor della brace con il solo ausilio del sale grosso e delle foglie di alloro, è infatti stata proposta sul terrazzo degustazioni dello stand della Regione Friuli Venezia Giulia. Nell’ambito della presentazione della Carta del Gusto della Riviera Friulana: una mappa delle eccellenze enogastronomiche dell’area compresa tra i fiumi Tagliamento e Isonzo, la linea delle risorgive friulane e il litorale adriatico, realizzata con il concorso della Camera di commercio di Udine. Quest’anno, per l’abbinamento dei sapori rivieraschi ai vini del territorio è stato scelto il piatto tipico di Marano Lagunare. Assieme al Branzino marinato allevato nelle valli da pesca del comprensorio. E ai Cracker alle alghe, realizzati con la ‘Lattuga di mare’. Pietanze proposte e illustrate dallo chef Giorgio Dal Forno, del ristorante Ai tre canai, di Marano. Personaggio maranese, da anni impegnato nella ricerca dei sapori antichi dell’area, e nella elaborazione del gusto attraverso l’utilizzo delle materie prime dell’ambito lagunare e rivierasco. Dal Forno, assieme ai vini della Riviera, aveva già proposto il ‘bisato in speo’ al Vinitaly, e tra i degustatori c’era stato anche lo scrittore Mauro Corona. Mentre, l’idea rivierasca aveva fatto capolino al Vinitaly nel 2006, con la presentazione del volume di Carlo Morandini ‘La Riviera Friulana’, la fonte del sodalizio, sempre nello stand del Friuli Venezia Giulia, con testimonial il giornalista enogastronomico Paolo Massobrio. Per l’Associazione culturale senza scopo di lucro La Riviera Friulana si è trattato della prima presentazione di un piatto del proprio territorio al Vinitaly. L’area ideale rivierasca comprende il territorio di tre DOC: Friuli Latisana, Friuli Annia e Friuli Aquileia. E il ‘bisato in speo’, che ha ispirato la costituzione della confraternita maranese Compagnia del Bisato, è la pietanza tipica della DOC Annia. Piatto tipico della DOC Aquileia è invece il ‘boreto’ di Grado. Della DOC Latisana, come si ricava dalle consuetudini della cucina nobiliare della zona, sono le seppioline in umido. Nell’area regna la cucina di pesce, ma nel retroterra anche i piatti tipici e le carni della cucina friulana sanno attirare i degustatori. Nella presentazione al Vinitaly, sono stati prescelti per l’abbinamento ai piatti di pesce proposti tre vini emblema delle rispettive DOC. La Malvasia dell’Azienda Agricola Cav. Emiro Bortolusso di Carlino (UD), per la DOC Annia e i Cracker. Il Friulano (già Tocai) dell’Azienda Agricola Zaglia di Precenicco (UD), per la DOC Latisana e il Branzino marinato. E il Refosco dell’Azienda Agricola Cà Bolani di Cervignano (UD), per la DOC Aquileia e il ‘Bisato i speo’. Gli abbinamenti e le carature dei vini degustati sono stati illustrati dal Presidente dell’Assoenologi FVG, Rodolfo Rizzi, dal Consigliere nazionale, Daniele Calzavara, e da Sergio Bortolusso, Presidente della DOC Friuli Annia, e Giorgio Zaglia, Presidente della DOC Friuli Latisana.
Carlo Morandini