AUTO: TRIONFO DI DE CECCO CHE CON IL RALLY RONDE ALTO FRIULI VINCE LA SUA 64.GARA AL 2.POSTO IL VENETO SALVADOR, 3. IL CAMPIONE SLOVENO TURK, 5.IL GEMONESE FERAGOTTO COMUNICATO STAMPA N.17
Anche se il tipo di impegno richiesto ai piloti era progressivo, ma sempre più elevato. Tanto che delle 71 vetture che hanno preso il via stamane alle ore 8,01, dalla Piazza del Ferro di Gemona, all’arrivo, nella stessa piazza, ne sono giunte 46. De Cecco, che nella prima speciale aveva ‘tirato’ temendo l’attacco del giovane campione sloveno Rok Turk, che sarebbe poi arrivato al terzo posto, in gara con una Peugeot 207 Super 2000 analoga a quella del vincitore, ha staccato di quasi mezzo minuto il secondo classificato, Andrea Salvador, di Conegliano (TV), con la Renault Clio. Lo Sloveno Turk, che per meno di un secondo è finito terzo, ha dichiarato di avere accusato la stanchezza a metà della gara. Perché, così come l’austriaco Alfred Kramer (11), nelle prime battute nelle primissime posizioni, non era abituato al ritmo frenetico imposto dalla speciale della corsa gemonese. Al quarto posto il majanese (Majano-UD), Thomas Pascoli, con la Renault Clio Super 1600, per il quale il Rally Ronde rappresentava la prima gara dopo un anno di assenza dalle corse. Un po’ in difficoltà nella prima speciale, anche lui per problemi di gomme, poi ha recuperato, finendo a 5 secondi dallo sloveno, e a 34 da De Cecco. Bel risultato anche per il gemonese Alberto Feragotto, quinto con la Renault Clio Williams, con un rendimento che è andato in crescendo, prova dopo prova. Buona prestazione anche per l’udinese Marco Marchiol, nono con la Renault Clio Light gruppo N della scuderia Friuli. E per il finanziere di Pistoia, Davide Giordano, con Ezio Sichi su una Mitsubishi Lancer EVO 5 ecologica. Corre infatti con un combustibile da biomasse, che utilizza gli scarti della pigiatura delle uve. E abbatte di venti volte l’emissione di anidride carbonica e di altri elementi inquinanti. Questo combustibile pesa un po’ di più della benzina, rende leggermente di meno nell’uso agonistico, ma ciononostante il driver dell’ACNFP ha staccato buoni risultati, e se non fosse stato per un inconveniente nel finale si sarebbe piazzato tra i primi cinque equipaggi. Giordano è il primo degli italiani classificati nella graduatoria dell’Alpe Adria e primo degli equipaggi
delle polizie. Tra essi l’italo belga Franco Arlotti, della Polizia di Liegi, 42. Molti i ritiri e le toccate, i dritti sui dossi. Dei quali, uno ha fatto vivere una brutta disavventura all’ungherese, Varga Zolton, con la Bmw. Finito fuori strada su un dosso, ma senza conseguenze fisiche.
L’Ufficio Stampa Carlo Morandini
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