Nuovo exploit del velista sangiorgino Alberto Rizzi. Ha infatti vinto la Pesaro-Rovigno. Una classica regata adriatica che si articola in tre prove. Due delle quali rappresentano la traversata in notturna del medio Adriatico. Rizzi era al comando di Lucifera, del fanese Giovanni Pierini, un Vismara di 40 piedi. Una barca da crociera che ha messo dietro scafi da regata di ben più recente costruzione. Erano ben 80 le imbarcazioni in gara, che nella rotta di andata verso la costa croata hanno dovuto combattere anche contro la pioggia battente. I primi navigando i queste condizioni per 18 ore. E per tale periodo, su Lucifera, Rizzi ha dovuto timonare con la consueta grinta. Che l’ha portato a chiudere la tappa già in ottava posizione in tempo reale e al primo posto di classe. Dopo l’arrivo avvenuto all’alba gli equipaggi si sono potuti godere una giornata di libertà nel suggestivo scenario della costa istriana. L’indomani una prova costiera, perché disputata tra le splendide isole di Catarina e San Giovanni in Pelago, dove sorge l’omonimo faro che rappresenta il riferimento per i velisti che affrontano la traversata dell’Adriatico, dal monte Conero come dal riminese. In tutto 15 miglia che hanno permesso ad Alberto di sferrare la zampata del leone afferrando il terzo posto. L’ultima giornata era l’occasione per il velista friulano per sferrare l’attacco finale. Il tempo splendido l’ha galvanizzato, e nella traversata, sempre notturna, ha guadagnato tre ore rispetto all’andata, concludendo al secondo posto in tempo reale. E vincendo la manifestazione per la somma dei punti e le regole del compenso del regolamento internazionale velico ORC, ideate per equiparare le potenzialità delle diverse imbarcazioni. Al rientro, Alberto Rizzi ha commentato che –”è andata davvero bene, se si tiene conto che per noi, e per me, si trattava della prima regata della stagione, e c’era tutta la ruggine di sei mesi di sosta da scrollarci addosso”. Alberto ha voluto dedicare la vittoria a Andrew ‘Bart’ Simpson, il velista inglese scomparso tragicamente nel corso di un allenamento per l’America’s Cup nelle acque di San Francisco, nel ribaltamento del catamarano svedese Artemis Racing. ‘Bart’ era stato compagno di regata di suo fratello Stefano, all’America’s Cup, nell’equipaggio di +39.