• Mer. Nov 27th, 2024

TERRITORIO-CULTURA: IL CASTELLO DI BUTTRIO SI APRE AGLI EVENTI CULTURALI

Il colle di Buttrio biglietto da visita dell’intero territorio dei Colli Orientali del Friuli. Ora è possibile, dopo la conclusione degli interventi di ristrutturazione dell’antico maniero che hanno restituito alla fruizione il Castello di Buttrio. Nel cuore dell’omonimo comune friulano. Una posizione geografica privilegiata esalta la condizione orografica del sito. Dalla sua sommità, dal compendio del Castello, dal torrione come dalle terrazze e dai balconi è infatti possibile ammirare a 360 gradi l’intero panorama del Friuli centrale, spingendo lo sguardo fin sulle vette delle Alpi Carniche e Giulie, e sulla skyline del litorale e lagunare. Un sito davvero incomparabile sotto il profilo ambientale, che il gestore, Alessandra Felluga, la quale cura il maniero acquistato dalla famiglia per la felice intuizione del padre, Marco, ha recuperato ponendo grande attenzione ai dettagli che ne fanno una location ideale per eventi culturali, di intrattenimento, ritrovi. E per un soggiorno sereno, lontano dal frastuono della città, nel bel mezzo dell’area collinare friulana a più alta vocazione vitivinicola. E, anticamente, olearia. Il Castello di Buttrio accoglie i visitatori con la locanda che è gestita sempre da Alessandra. Adiacente alla suggestiva chiesetta di proprietà comunale, aperta al pubblico. Una corte a ridosso della sommità del colle ci introduce verso l’area dedicata agli eventi. La reception è aperta verso la pianura friulana, nella corte principale, sotto al torrione. Alessandra Felluga, che è produttrice del vino omonimo, Castello di Buttrio, con vigneti nelle terre vocate circostanti, ha già avviato iniziative volte ad arricchire la potenzialità attrattiva dei Colli Orientali e di Buttrio, che è la capitale di questa zona vitivinicola, pur ad alta vocazione industriale. Agricoltura e grande industria, nel tempo, hanno saputo convivere correttamente. Senza contaminazioni negative. Nei giorni scorsi, Alessandra ha ospitato nelle sale più suggestive del castello una mostra inedita di tappeti e patchwork artistici di Arshad Afra, un artista in questo genere di creazioni, di origini iraniane, ma operante in Turchia. Le opere che ha proposto hanno origine in Iran, la patria dei tappeti persiani. Ma risentono positivamente dell’influenza della civiltà occidentale. Come si possono descrivere i suoi tappeti? Hanno origine dal ricavo di parti di tappeti danneggiati, che vengono utilizzate per creare fantastici collages. Dei puzzle di stoffe di alto pregio, assemblati con arte sopraffina in modo da assicurarne la fruibilità e l’uso quotidiano. Il risultato, come appare dalle foto, è notevole, e assume un pregio davvero artistico. Tanto che pur essendo utilizzato come complementi d’arredo, anche stabilmente all’interno del Castello di Buttrio, molti di questi tappeti si prestano davvero a coronare interessanti mostre dedicate. Che anche nelle capitali europee dell’arte riscuotono notevole consenso di critica e di pubblico.

Nelle foto Alessandra Felluga e Arshad Afra


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