• Ven. Nov 22nd, 2024

RIVIERA FRIULANA: LA CANTINA EMIRO BORTOLUSSO DI CARLINO (UD), ADERISCE ALLA RIVIERA FRIULANA

SERGIO E CLARA BORTOLUSSO DA SEMPRE PROMOTORI DELL’IDEA RIVIERASCA
La Cantina Emiro Bortolusso, di Carlino (UD), ha aderito all’Associazione culturale no profit La Riviera Friulana. Dando l’avvio alla rete di aziende vitivinicole che hanno anticipato la loro associazione al sodalizio. Si è così compiuta un’altra tappa fondante del progetto di promozione e di qualificazione del territorio rivierasco ideato da Carlo Morandini, che si individua nell’area compresa tra i fiumi Tagliamento e Isonzo, la linea delle risorgive e il litorale della costa friulana. E mira a mettere in rete su parametri di qualità l’offerta rivierasca e quella dei due grandi poli turistico-balneari del Friuli Venezia Giulia, Lignano Sabbiadoro (UD) e Grado (GO). Anche perché, uno dei titolari, che sono i figli del fondatore, Cavalier Emiro Bortolusso, ovvero Sergio Bortolusso, che conduce l’azienda assieme alla sorella Clara, è il presidente della DOC dei vini Friuli Annia. Che si sviluppa lungo il percorso dell’antica via romana che portava da Aquileia (UD) alla Capitale. E che si tra le aree viticole delle DOC Friuli Latisana e Friuli Aquileia. Sergio Bortolusso, con la collaborazione della sorella Clara, fin dagli inizi è sostenitore della Riviera Friulana. Proseguendo così il ruolo di animazione del territorio che agli indimenticati Emiro Bortolusso, così come a Mirto Raddi, fondatore del ristorante La vedova Raddi di Marano Lagunare (UD), è da sempre stato riconosciuto.
Sergio Bortolusso ha sempre avuto un ruolo fondamentale negli eventi rivieraschi, dalla fondazione e realizzazione dell’evento Consegna del premio Giornalistico Valerio Ghin, assegnato tra gli altri due anni fa all’enogastronomo Edoardo Raspelli, e lo scorso anno all’udinese Luciano Barile, da quarant’anni corrispondente dalla Germania delle testate economiche come Il Sole 24 ore, e nelle iniziative di promozione della Riviera Friulana. E’ tra i fondatori e ora principali animatori della confraternita Compagnia del bisato (www.bisatoinspeo.it), che propugna la promozione, riscoperta e valorizzazione delle tradizioni e delle peculiarità di Marano Lagunare (UD), la città della pesca del Friuli Venezia Giulia, della sua Laguna e dell’area rivierasca.
La Cantina Bortolusso è un’azienda solare, sospesa tra la terra e la laguna, tra la terraferma e le acque vallive, ed è situata al centro della DOC Friuli Annia. Ai confini tra la terra ferma e il suggestivo scenario lagunare. L’Azienda manifesta attraverso i suoi vini le carature del territorio di pregio rivierasco. Dall’intuizione, negli anni ’60, del Cavalier Emiro Bortolusso, il quale volle valorizzare terreni a una vocazione viticola riconosciuta ancora dagli antichi romani, rappresenta tuttora uno dei riferimenti della vitivinicoltura dell’area. I figli di Emiro, Sergio e Clara hanno saputo creare una linea di prodotti enologici che comunicano i sapori del territorio. Dalla sapidità dell’aria e delle terre, alla mineralità dei terreni, allo splendore del sole che in taluni siti beneficia le uve con il doppio irraggiamento e dal calore assicurato dal riflesso dei raggi sulle acque. Concorrendo a realizzare il gustoso vino cosiddetto delle ‘due lame’ (‘lama’ è chiamato l’irraggiamento diretto sommato a quello riflesso dalla laguna). Un mix di elementi che trasmette attraverso i vini sensazioni equilibrate ma sincere. E che li rende adatti all’abbinamento con i pesci adriatici. Tra i quali, simbolo della vicina Marano Lagunare, spicca il ‘bisato in speo’, l’anguilla allo spiedo, con i crostacei, i molluschi, ma anche le carni. Non ultime, oltre a quelle per esempio della razza bovina pezzata rossa friulana, che viene sviluppata a pochi chilometri di distanza, le carni di selvaggina di terra e volatile. All’indimenticato fondatore, Emiro, Sergio e Clara hanno dedicato uno spumante Cuvée metodo classico, l’Emiro, al quale si affiancano, tra gli altri, la sapida e brillante Ribolla Gialla e il Rosè. Tra i bianchi, oltre al Friulano, già Tocai, l’appagante Malvasia, che rappresenta la valorizzazione di queste uve tipicamente rivierasche. L’elegante Pinot Bianco, l’equilibrato Sauvignon, i profumati Merlot, Cabernet e Franconia. E un Verduzzo adatto al matrimonio con cibi strutturati. Arrivare all’azienda agricola Bortolusso significa immergersi nella ridente campagna valliva. Mentre l’accoglienza è consona ai prodotti e all’habitat, popolato dai cigni e da selvaggina lagunare (la cantina è infatti ai margini dell’oasi faunistica di Marano Lagunare). Rappresenta infatti la concretizzazione del sogno del Cavalier Emiro Bortolusso, che fu una delle pietre fondanti dell’animazione del territorio rivierasco. A beneficio dei visitatori e dei degustatori.

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